IL BARBONE

La sua casa
era composta
da tante stanze.
Ognuna era arredata
in modo diverso.
C'erano quelle in stile moderno
gli edifici del '950,
quelle antiche del '700,
quelle grigie per lo smog
che rendevano tutto triste,
quelle chiare, ripulite,
che donavano allegria,
e persino le ville fastose
e le villette semplici.
C'era il decoro floreale
che era stato messo
nel luogo pi� propizio
per donare con i fiori
il profumo e l'allegria,
con le piante
un po' d'ossigeno.
E il tetto? Variabile.

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Poteva essere azzurro,
con il sole
che riscaldava l'ambiente
e rendeva il tuo cuore
gioioso tutto il giorno
e la luna, accompagnata
da miriadi di stelle,
ognuna delle quali
poteva essere una persona
che ti faceva compagnia
nella notte, nei tuoi sogni.
Ma poteva essere, anche,
grigio,
che rendeva la persona
fiacca, floscia,
o cupa,
che portava tristezza.
A volte aveva come ospiti
uccellini, colombi, merli,
che rendevano la sua vita
piacevole con una dolce sinfonia.
Ma, lui,
era felice,
nel suo mondo.

Miguel Capriolo